Anche quest’anno tre studentesse UniMe sono state selezionate per una borsa soggiorno per partecipare alla Trieste Next Academy, festival della ricerca scientifica che, sin dal 2012, offre la possibilità a giovani studenti di tutta Italia di poter entrare in contatto con massimi esponenti della scienza, della ricerca applicata e dell’impresa innovativa fama nazionale ed internazionale.
Da venerdì 25 settembre a domenica 27 settembre 2020, Piazza Unità d’Italia di Trieste, città capitale della Scienza 2020, è stata allestita come un villaggio della conoscenza che ha accolto l’edizione del Festival dal titolo “Science for the Planet. 100 proposte per la vita che verrà”, il tutto attraverso talk, conferenze, seminari specialistici e workshop. Oltre alla sala dedicata ai convegni, in Piazza Unità d’Italia diversi gazebo sono stati dedicati alla divulgazione scientifica con seminari e presentazioni a cura di enti come l’Immaginario Scientifico, l’International Center of Theoretical Physics (ICTP), The World Academy of Sciences (TWAS), Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro, l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), il Centro Internazionale di Ingegneria Genetica e Biotecnologica (ICGEB), Fondazione Italiana Fegato, e molti altri.
Una bella sorpresa le ha attese in uno dei gazebo in Piazza Unità d’Italia: l’incontro con un loro ex-collega UniMe, Carlo Caruso, che ha presentato un prototipo del progetto AI.DA, promosso dall’Università degli Studi di Trieste: una piccola cuffia elettroencefalografica per rilevare i livelli di attenzione e modificare in base a questi l’altezza di un drone.
Le tre studentesse selezionate, Federica Betto, Rita Lauro e Ivana Raffaele, frequentanti al Corso di Laurea Magistrale in Biotecnologie Mediche, hanno avuto modo di conoscere ed approfondire temi utili ad accrescere la loro formazione e la volontà di innovazione, grazie ad un Festival Scientifico interamente basato sullo sviluppo di nuove idee per un futuro migliore dal punto di vista della salute umana e del mondo.
Sono cinque gli studenti selezionati per una borsa soggiorno per la Trieste Next Accademy, che ha permesso a giovani provenienti da tutta Italia di confrontarsi con i massimi esponenti della scienza mediante momenti di formazione, dibattiti e dialogo. I cinque giovani messinesi, tutti studenti del corso di laurea magistrale di Biotecnologie per la Salute (adesso Biotecnologie Mediche), grazie a quest’esperienza hanno trascorso, nel mese scorso, tre giorni nella “capitale della scienza 2020” alternando momenti di formazione a visite guidate presso diverse strutture di ricerca.
Fra i temi delle tre giornate l’importanza dell’intelligenza artificiale, la ricerca nel campo oncologico molecolare, grazie alla partecipazione di AIRC, e la figura del ricercatore all’estero, tutti temi trattati durante i seminari realizzati da esperti dei vari settori. I giovani Biotecnologi di Unime sono stati anche coinvolti in visite guidate presso strutture impegnate nell’ambito biotecnologico tra cui la Bio Raffineria di Venezia, la CAME, Il Centro Oncologico di Ricerca di Aviano, il Centro Internazionale di Ingegneria Genetica e Biotecnologia (ICGEB) e la nave oceanografica Laura Bassi, utilizzata per l’attività scientifica e il supporto logistico alle esplorazioni in Antartide. Inoltre, ai ragazzi è stata offerta anche la possibilità di svolgere dei colloqui di lavoro con diverse aziende.
Molto suggestiva “La notte europea del ricercatore” svoltasi il 27 settembre, in Piazza Unità d’Italia, dove diversi temi scientifici sono stati approfonditi grazie a video, giochi, libri e conferenze.
Grande soddisfazione per i cinque studenti messinesi che grazie alla Trieste Next Accademy hanno approfondito alcuni temi importanti per il loro percorso formativo universitario, ma hanno iniziato ad avere i primi approcci con il mondo del lavoro. Ai ragazzi alla conclusione dei tre giorni è stato consegnato anche un attestato di partecipazione.
Rita Lauro, studentessa UniMe del Corso di Laurea Magistrale in Biotecnologie Mediche, si è aggiudicata la II edizione del Concorso “BiotechJob 2020”, indetto dall’ANBI (Associazione Nazionale Biotecnologi Italiani) in collaborazione con F.I.Bio. (Federazione Italiana dei Biotecnologi) presentando il lavoro “Biotech Signaling Pathway”. Il concorso, quest'anno, è stato dedicato al racconto, attraverso la creazione di immagini o illustrazioni e video, del ruolo che i biotecnologi hanno nella prevenzione, gestione e risposta alle emergenze.
La studentessa, grazie a questo riconoscimento, potrà visitare La Copan Italia S.p.A. - società leader nella realizzazione dei tamponi utilizzati nella ricerca del virus SARS-CoV2 - ed anche partecipare all’evento “Mettere in tavola l’innovazione”, organizzato da Cereal Docks. Il premio permetterà, inoltre, alla giovane di usufruire di un corso gratuito di grafica offerto da Science Draw Graphic.
Franscesco Coppolino, studente UniMe del Corso di Laurea Magistrale in Biotecnologie Mediche, ha vinto il premio speciale Science Draw Graphics della I edizione del Concorso “BiotechJob 2019” indetto dall’ANBI (Associazione Nazionale Biotecnologi Italiani), che ha l’obiettivo di raccontare il lavoro del biotecnologo ed il suo ruolo sociale. Il premio vinto da Francesco, “per aver saputo comunicare la scienza padroneggiando lo spazio con creatività”, è stato consegnato durante la European Biotech Week 2019.
Il lavoro è stato realizzato interamente a mano con penna a china e i loop sono posizionati in modo da localizzare le principali Università italiane, sedi di corsi di Laurea in Biotecnologie.